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Dieta fai da te, gli errori da non fare

Last Updated on 10 Marzo 2019 by Eleonora Bolsi

È possibile personalizzare o quanto meno scremare certe informazioni riguardo le diete fai da te? È possibile che certe cose che vanno bene per altri non vadano bene per noi, per la nostra particolare situazione? Adesso ti indico gli errori più tipici che si possono fare con le diete fai da te. Starà poi a te evitarli.

1) LE CALORIE: Se non conosci il tuo fabbisogno calorico giornaliero, che fai a fare una dieta da mille calorie? Magari è troppo drastica, e ti abbasserà il metabolismo. Parti da qui per capire quale introito calorico usare per dimagrire senza poi riprendere peso.

2) QUANTO PESO PERDERE: non importa se hai fretta di perdere 10 chili o 50. Cerca di iniziare con una perdita di peso modesta, riducendo di poco le calorie giornaliere: il trucco è dimagrire mangiando di più, per evitare che il metabolismo rallenti troppo, e che il tuo dimagrimento vada a intaccare troppo la massa muscolare.

3) LE FIBRE: le fibre è uno di quei parametri alimentari molto soggettivo, come pure il quantitativo di acqua (se sei alto un metro e tanta voglia di crescere, perché bere 4 litri di acqua al giorno? Cos’è, una trasfusione?). Ci sono persone che tollerano anche 35 grammi di fibre al giorno, persone che se superano i 20 grammi stanno male: per intenderci, 3 porzioni di verdura e due di frutta danno all’incirca 20 grammi di fibre giornaliere. Per assumerne di più, dovresti puntare sui cibi integrali, aggiungere crusca o integratori a base di fibra: una pessima idea se hai problemi di regolarità, problemi intestinali in generale, se assumi già poche vitamine e sali minerali, se prendi farmaci.

4) I CARBOIDRATI: al mondo c’è gente convinta di non essere adatta ai carboidrati. Il glucosio permette la vita a questo pianeta, assieme al sale, ma loro no. Loro pensano di essere speciali, il loro corpo non ha bisogno di glucosio e quindi niente carboidrati. Anche quando spieghi che nel momento in cui tagli i carboidrati, il corpo prende glucosio dagli altri macronutrienti (proteine e grassi), cosa che automaticamente significa che funzionano esattamente come ogni altra forma di vita, loro no. Si sono convinti che i carboidrati siano il nemico. La maggior parte delle volte, il problema non è dei carboidrati, ma del fatto di non saperli sfruttare: non ha senso ridurli quasi a zero, e neanche fare una ricarica nel week end: soprattutto le donne infatti minimizzano la ricarica, finendo per mangiare pochi carboidrati, assolutamente insufficienti per non perdere l’affinità del corpo con il glucosio e mantenere alto il metabolismo. Per saperne di più, cliccate qui.

Chiaramente, il problema del tagliare i carboidrati è sul lungo termine: il corpo perde via via l’affinità con il glucosio, il metabolismo rallenta, la conversione di ormoni tiroidei viene compromessa, a lungo andare anche la nostra sensibilità insulinica peggiora, perciò si ritiene che chi soffra di insulino resistenza non debba rinunciare ai carboidrati (fonte), gestendo questo macronutriente in modo intelligente, assieme ai grassi. Per esempio: chi è sedentario o ha passato i 50 anni, potrebbe ridurre la quota dei carboidrati al 40 per cento del fabbisogno totale giornaliero, e non dire loro addio.