mercoledì, Ottobre 30

Dieta e salute: ecco come mangia un celebre oncologo

Last Updated on 27 Aprile 2019 by Eleonora Bolsi

Il dottor Neil Iyengar è un celebre oncologo americano del Memorial Sloan Kettering Cancer Research. Si è specializzato nel tumore al seno, ed è noto per le sue ricerche sul legame tra dieta, alimentazione, metabolismo e cancro.

Spiega che per il paziente oncologico non è necessario seguire un protocollo dietetico specifico, ma che è invece fondamentale avere e mantenere buone abitudini sia a tavola che nello stile di vita: moderazione nella dieta, e un’attività fisica che viene svolta con regolarità, per esempio camminare, sono due fattori importantissimi sia per chi è sano che per chi è malato.

RIDUZIONE DEL GRASSO CORPOREO COME ARMA CONTRO IL CANCRO AL SENO

Neil Iyengar si occupa nello specifico della correlazione tra grasso corporeo, infiammazione e tumore al seno.
Il grasso corporeo, spiega, è un elemento importante nella genesi del tumore. Quando una cellula di grasso cresce di dimensioni, le sue necessità di ossigeno aumentano sensibilmente, ma pur di sopravvivere inizia a funzionare in maniera anomala, come se stesse morendo. Questo comportamento causa un’infiammazione del tessuto. Il corpo cerca di liberarsi della cellula di grasso, ma in questo, cioè nel far morire le cellule di grasso, il nostro sistema immunitario non è molto efficiente, e rilascia delle citochine infiammatorie. Il tessuto grasso infiammato produce estrogeno via aromatasi. Per questo probabilmente, dice, assistiamo a un legame tra livelli di estrogeno e cancro al seno. Più grasso corporeo ha una donna, più questa donna produrrà estrogeni.

Ma cosa mangia questo celebre oncologo? Ecco la sua dieta

In una recente intervista Neil Iyengar ha spiegato la sua dieta, dicendo tuttavia che secondo lui la dieta migliore per chi non vuole ammalarsi deve avere due soli requisiti.

  1. Essere il più possibile varia, e preferibilmente su base vegetariana o con un limitato apporto di carne, per evitare un eccesso di grassi saturi (a lunga catena, n.d.R) e anche carenze nutrizionali. Se la dieta è varia e ricca di prodotti di stagione, spiega, non c’è bisogno di prendere integratori. Per questo è importante non fossilizzarsi sulla scelta dei cibi.
  2. Portare al mantenimento di un buon peso corporeo o alla riduzione del peso in caso di eccesso di grasso viscerale, dunque a una riduzione del grasso addominale: in questo la bilancia non è la nostra migliore amica, perché, spiega il medico, esistono anche i finti magri. Si tratta di persone con un peso moderato ma che hanno alti livelli di grasso viscerale.

Il medico mangia molta frutta e verdura durante il giorno, si prepara a casa e con la famiglia i pasti, non ordina cibo fuori, ma anche quando lavora tutto il giorno preferisce portarsi un pasto sano da casa e riscaldarlo in ufficio. Fa spuntini a base di muesli senza zucchero e mandorle, beve acqua gassata al posto di bevande gassate e privilegia il consumo di frutta sui dolci, che ha ridotto alle occasioni speciali.