Last Updated on 5 Marzo 2017 by Eleonora Bolsi
5) IL CIBO NON È SOLO CIBO: da persona che frequenta da anni la palestra e scrive di alimentazione, sono circondata da persone che si vivono male la loro vita dietro un obiettivo x da raggiungere. Obiettivo che potrebbero raggiungere in tempi più lunghi e con meno affanni, magari, e in modo più felice, senza essere una croce per se stessi e gli altri.
E’ triste quando limiti la tua alimentazione a un carrello della spesa sempre uguale, deprimente, invidiando chi mangia come vuole e non ha paura di uscire a farsi una pizza con gli altri, ma pensando che così e solo così otterrai i risultati sperati. Il cibo però non è solo cibo, per noi umani. E’ piacere e socialità.
Rovinarsi la festa con gli amici, rovinarsi il compleanno o la cenetta romantica, significa rovinarsi un ricordo felice della propria vita, un momento di serenità e appagamento. Noi non siamo solo la nostra bilancia e abbiamo una sola vita a disposizione. Viversela male è un torto che facciamo a noi stessi. Questo non significa fregarsene della nostra salute. Significa imparare la nobile arte della moderazione a tavola, essere persone di buon senso, e non ortodosse.
6) QUELLO CHE SAI SUL CIBO OGGI, PUÒ ESSERE SBAGLIATO DOMANI (O LO E’ GIÀ ADESSO): Se sei un fanatico dell’indice glicemico, sappi che è solo una delle tante teorie alimentari, e un piatto di riso al sugo non ti ammazzerà. Se credi che le fritture facciano male, ti stupiresti a sapere che ci sono nutrizionisti che consigliano anche una frittura a settimana, purché l’olio sia quello giusto (di arachidi o di oliva a bassa acidità) e il risultato non sia unto o bruciacchiato.
Tornando all’esempio dei commensali: hanno tutti ragione su tutto, ma solo in parte. Il problema è dimenticarsi questo, che si parla di parzialità e dati parziali nella maggior parte dei casi. Ci sono popolazioni che mangiano tantissimi carboidrati e poche proteine e popolazioni che mangiano tantissimi grassi e pochi carboidrati. Tirare fuori la tribù o il caso isolato non è fare corretta informazione e non ti permette di tirare le somme.
Se pensi che lo zucchero semolato sia il diavolo, ti stupiresti a sapere che il miele a volte è peggio, perché contiene più fruttosio. Il cibo che ti sembra amico ha i suoi aspetti negativi esattamente come il cibo che credi nemico ha i suoi aspetti positivi. Solo che nell’ansia di rispondere all’equazione alimentazione=salute ti sei magari creato dei dogmi restrittivi, che poco o nulla hanno a che vedere con la scienza. Inoltre, per esempio sul piano della salute, ci stiamo convincendo che l’alimentazione sia tutto nella genesi delle malattie. Invece no. Non lo è nella cura, non è l’unica cosa da tenere in conto per una vita sana: il cioccolato non fa male, l’aria cittadina di un giorno di traffico intenso sicuramente sì.
In definitiva, ti ho dato sei argomenti per cui secondo me demonizzare i cibi è stupido. Questo non vuol dire ovviamente mangiare snack tutto il giorno o accumulare peso indesiderato.
Quello che voglio dire, è che non devi fissarti. Il problema dei cibi, se c’è, è l’eccesso.
Ma se mangi una cosa una tantum, ti assicuro che avrai molto meno voglia di ingozzarti di nascosto della stessa cosa, finendo per stare male e sentirti un criminale: e soprattutto, finendo per vivere male.