Last Updated on 27 Giugno 2018 by Eleonora Bolsi
Consiglio numero due. Non mangiamo frutta e verdura per ragioni di salute, ma di gusto.
Sarà anche vero che il cibo è la nostra medicina, ma smettiamola di guardare al cibo solo secondo le sue proprietà di salute. In particolare per frutta e verdura. Proviamo invece ad avere un approccio più istintivo anche nei riguardi del cosiddetto cibo salutare: ci sono senza dubbio tipi di frutta e verdura che amiamo consumare di più. Scegliamo quelli al posto di riempire il carrello di vegetali per il solo scopo di assumere più vitamine e sali minerali. Anche questo comportamento infatti rischia di creare nella nostra testa una classificazione tra cibo idoneo e non idoneo. Anche per la preparazione, prepariamo frutta e verdura nella maniera che ci sembra più sfiziosa, e non per forza più salutare. In questo modo, sarà più facile passare dal diktat “lo mangio perché devo” alla scelta di “lo mangio perché voglio o perché mi piace“.
Consiglio numero tre. Prima di abbuffarti, visualizza te stesso mentre mangi.
Una caratteristica delle abbuffate è il tempo. Si consumano i cibi in fretta, come se fossimo preda di un raptus incontrollabile. Un neuroscienziato spiega che bisogna appunto agire sul fattore tempo, per esempio visualizzando noi stessi mentre mangiamo quello che vogliamo mangiare, ma prima di farlo realmente. In questo modo, l’impulso ad abbuffarsi sarà meno forte e più facilmente arginabile. Anche chiedersi come ci si sentirà se mangeremo così tanto è un ottimo modo per limitare le abbuffate. Con un consiglio: proviamo a farlo, ma non sentiamoci degli inetti se falliamo le prime volte.
(fonte: https://www.thenational.ae/opinion/comment/the-neuroscientist-s-guide-to-improving-your-diet-1.744496)