Last Updated on 14 Aprile 2015 by Eleonora Bolsi
Secondo quando ha spiegato il professor Pier Luigi Rossi (senza dubbio uno dei dietologi più competenti che abbiamo in Italia) oltre al grasso bruno di cui vi ho parlato qui (ovvero il grasso responsabile della termogenesi, che ci permette di mantenere una temperatura corporea stabile e che risulta essere maggiore nelle persone magre e minore nelle persone in sovrappeso proprio per la presenza del grasso bianco in più che le protegge), esiste un terzo tipo di grasso nel nostro corpo, il grasso beige o brite adipose tissue.
Vi ricordate quando vi dicevo che è possibile convertire il grasso bianco in bruno? Ebbene, questo processo ha una sorta di fase intermedia, ovvero il grasso beige.
Diciamo che il grasso bruno e il grasso bianco non sono parametri fissi: non è che chi ha più grasso bruno ed è quindi più magro non può prendere peso e chi invece ha troppo grasso bianco non può incrementare il bruno.
Al contrario, noi ingrassiamo per un meccanismo che vi semplifico qua:
– mangiamo troppo e male: il nostro microbiota cambia incrementando i batteri cattivi (la nostra flora intestinale, volgarmente detta), e alcuni recettori (secondo questa scoperta) si “attivano” come risposta del sistema immunitario. E cosa fa? Spinge la conversione del grasso bruno in bianco. E noi ingrassiamo.
Ovviamente, poiché tutto passa da quello che accade nel nostro intestino, nel momento in cui il nostro microbiota è sano, non si crea più quello stato di infiammazione tale da spingere il corpo ad accumulare grasso. Al contrario, due ormoni fondamentali (che sono responsabili anche del nostro senso di sazietà), liptina e insulina, hanno un ruolo chiave nel procedimento di dimagrimento: le cellule bianche tendono a convertirsi in beige e poi in bruno, una cosa che viene definita “the browning of wat”.
Quindi: la nostra ciccia può essere buttata giù favorendo il passaggio dall’adipe bianco a quello beige a quello bruno.
Voi direte: sì, ma sempre adipe è. Non esattamente. Il grasso bruno alza in pratica il nostro metabolismo. Più grasso bruno abbiamo più bruciamo calorie più siamo magri. Come favorire il passo intermedio, permettendoci una maggiore formazione di grasso beige?
Secondo Pier Luigi Rossi, che cito, le cose da fare per dimagrire sarebbero queste (lo cito, potete trovare tutto il suo intervento qui):
1 – stimolare la produzione dell’ormone irisina attraverso l’attività motoria aerobica e di resistenza
2 – ridurre l’entrata alimentare di acido arachinodico e omega 6 (alimenti di origine animale, olii di semi…). Un eccesso alimentare di omega 6 ed acido arachidonico limita, infatti, la presenza di adipociti beige.
3 – Al contrario, occorre introdurre una dose adeguata di acido retinoico attraverso alimenti vegetali di colore dal giallo al rosso; meglio se cotti, perché la cottura favorisce l’assorbimento intestinale dei carotenoidi.
4 – Vivere all’aria aperta, al sole, permette di ottenere due effetti preziosi: aumentare la vitamina D all’interno degli adipociti e attivare la termogenesi per contrastare il clima freddo, stando fuori degli ambienti riscaldati. Il termosifone, ad esempio, contribuisce all’obesità perché non fa “bruciare” i grassi per mantenere costante la giusta temperatura corporea.